Compiti delle vacanze: come affrontarli al meglio?

Vacanze estive: un’occasione per avvicinare i bambini ai compiti!
Contrariamente a quanto si crede, l’estate può rappresentare un momento particolarmente adatto per avvicinare i bambini ai compiti e i compiti ai bambini: una sorta di riconciliazione tra bambini e compiti! Ciò grazie un elemento che fa la differenza tra la pausa estiva e l’anno scolastico nello svolgimento dei compiti: il fattore tempo.

Durante l’anno i ritmi con cui si svolgono i compiti scolastici sono serratissimi. Questo in gran parte perché la mole smisurata di impegni in cui tutti rischiamo di annegare (adulti e bambini) costringe spesso bambini e genitori a ritrovarsi sui libri la sera, magari dopo cena. In parte perché occorre rincorrere le scadenze del diario per essere preparati il giorno dopo a scuola. Tutto questo ovviamente contribuisce a fare dei compiti un’incombenza a dir poco sgradita, in luogo del momento di apprendimento condiviso che invece dovrebbero essere. Questo  problema durante l’estate non c’è, o almeno si riduce sensibilmente. Abbiamo la possibilità di distribuire i compiti in un tempo molto più dilatato nell’arco delle vacanze estive e anche nell’arco della giornata.



Uscire dalla routine scolastica: i compiti non sono una penitenza!
A questo proposito consiglio di uscire dalla scontata routine dei compiti scolastici,  per evitare ‘l’effetto galera’ che troppo spesso mi trovo di fronte. Parlo ad esempio dell’indice del testo dei compiti delle vacanze con i numeri delle pagine già fatte trafitte con un segno profondissimo di penna. Questo assomiglia tanto ai muri delle antiche prigioni (si vedono in alcuni film) in cui i galeotti cancellavano una a una le giornate di pena che li separavano dalla libertà. Gli indici ridotti così sono la rappresentazione plastica di quanto i compiti possano essere una penitenza.

E  proprio al concetto di penitenza rimandano due tra le modalità più consuete con cui si affrontano i compiti delle vacanze, che sconsiglio vivamente. È meglio evitare di:

  • far finta che non esistano per poi doversi sottoporre a uno sforzo massacrante prima dell’inizio dell’anno scolastico;
  • dividere il totale delle pagine da fare in dosi quotidiane da collocare magari nei momenti morti  della giornata.

Così facendo, l’unica emozione che si può associare ai compiti e allo studio è la noia, vanificandone qualsiasi effetto di apprendimento e soprattutto la possibilità che si sviluppi nel bambino la curiosità e la passione ad apprendere.

Allora il consiglio che posso dare è quello  invece di sfruttare appieno il fattore tempo cominciando dal guardare con i bambini il contenuto dei libri di testo, chiedendosi insieme: “cosa c’è da fare quest’estate?” Fortunatamente i compiti delle vacanze non devono seguire un ordine sequenziale precostituito. Questo ci consente di dimostrare ai bambini che possiamo uscire dalla routine e dalla noia a cominciare dalla gestione dei compiti stessi. I compiti possono non essere svolti seguendo una pagina dopo l’altra secondo un ordine dato dall’autore. Il bambino è il protagonista e il responsabile del suo percorso scolastico, quindi anche dei suoi compiti.



La mappa personale dei compiti delle vacanze

Guardando il libro Insieme al bambino noteremo che gli argomenti da trattare, quindi le attività proposte, sono di natura molto diversa una dall’altra. Esse inoltre si prestano tutte ad essere realizzate in modalità differenti proprio perché non abbiamo una successione imposta dalla didattica quotidiana e neanche dai tempi stretti che ci condizionano durante l’anno. Consiglio di realizzare una sorta di mappa personale dei compiti delle vacanze, estrapolando gli argomenti e gli esercizi dal libro, e risistemandoli in un percorso individualizzato. È necessario che esso tenga conto delle caratteristiche del bambino e del contesto che lo circonda, delle sue preferenze e delle difficoltà, dell’organizzazione delle vacanze estive, dei tempi, delle persone con cui trascorrerà le giornate, ecc.

Suggerimenti per rendere i compiti delle vacanze un’attività coinvolgente
Gli argomenti oggetto di studio, anche in base al livello scolastico, presentano grandi differenze e quindi si prestano ad essere trattati  con metodologie e strumenti a loro volta differenti. Tuttavia, riassumo di seguito in estrema sintesi alcuni suggerimenti per ripensare ai compiti delle vacanze come ad attività coinvolgenti che favoriscano gli apprendimenti.
  • Alcuni argomenti si prestano in modo particolare ad essere approfonditi attraverso visite a luoghi significativi organizzate in  famiglia. Si pensi per esempio a storia,  geografia , scienze.
  • Allora perché non partire da qualche argomento di una di queste materie per organizzare una gita tutti insieme e andare a visitare qualche posto che è inerente a uno degli argomenti che il bambino deve studiare? In questa modalità è fondamentale la fase di preparazione in cui il bambino deve essere protagonista, così come durante la visita.
Questo è importantissimo per svariati motivi.

  1. Generalmente la memoria si attiva molto di più attraverso l’esperienza pratica. Il livello di apprendimento, sia in termini quantitativi che qualitativi, di un determinato argomento in questo modo aumenta significativamente.
  2. Il bambino comprende attraverso l’esperienza che un compito può avere dei risvolti  interessanti e divertenti. Questo favorisce la rottura nel nesso diretto compiti-noia che spesso è alla base di gran parte delle difficoltà scolastiche
  3. Offrire al bambino la dimostrazione pratica che è possibile uscire dall’ovvietà e sperimentare metodi, linguaggi e strumenti differenti. Ciò alimenta la sua curiosità e la voglia di apprendere.

Individuare la destinazione sulla base degli argomenti da studiare e organizzare la visita sono fasi cruciali da realizzare con il bambino. Tuttavia vi sono luoghi dedicati che possono rappresentare un’alternativa interessante. Tra tutti ricordo il MuSe di Trento e l’ Archeopark a Boario (ma ce se sono tanti altri).  Sono luoghi pensati e realizzati apposta per i bambini in cui, oltre a delle visite estremamente interessanti dove trovano risposte le domande di bambini e ragazzi di ogni età e livello scolastico, vengono organizzati laboratori molto interessanti che sicuramente aiutano i bambini ad apprendere attraverso l’esperienza pratica e il divertimento.



Materiali didattici divertenti per divertirsi con i compiti

Il tempo dilatato delle vacanze estive consente anche di svolgere  i compiti utilizzando materiale didattico e ludico di qualsiasi genere, sempre partendo dall’osservazione della mappa personalizzata a cui accennavo in precedenza.  A questo proposito consiglio due modalità che possono anche essere integrate.

  • Costruire insieme ai bambini gli strumenti didattici, magari con materiale di riciclo. Lo si può fare davvero per tutte le materie, costruendo strumenti che aiutano nello svolgimento dei compiti. Ad esempio i regoli o il pallottoliere in matematica e le figure piane o i solidi in geometria, oppure che favoriscono l’organizzazione dei concetti o l’approfondimento di alcune materie. Un esempio è il lapbook, di cui sono disponibili in rete molte indicazioni e tutorial.
  • Utilizzare giochi didattici già pronti (ce ne sono sia online che nei negozi tradizionali di tutti i tipi e per tutte le classi e materie). Si tratta di  strumenti con cui affrontare insieme ai bambini i compiti rendendoli divertenti. Non sono di facile utilizzo durante l’anno scolastico, proprio perché, per essere efficaci, hanno bisogno dei tempi propri del gioco, quindi dilatati e privi di fretta. In questo senso le vacanze estive rappresentano il momento ideale per poter “imparare giocando”.


Gare didattiche divertenti per imparare giocando

Un’ulteriore “modalità estiva” che consiglio riguarda lo svolgimento degli esercizi che i libri di testo propongono per le varie materie. In questo caso, oltre al tempo, è determinante anche lo spazio, il contesto in cui si possono fare i compiti. La possibilità di giocare all’aperto e l’assenza di tempi prestabiliti molto rigidi fa sì che possiamo organizzare delle gare tra gruppi di bambini con dei piccoli premi, così da dimostrare ancora una volta che si possono fare i compiti anche divertendosi all’aria aperta e senza troppe costrizioni.

È fondamentale tenere presente, soprattutto in questa modalità, che si tratta comunque di un’attività didattica. Per questo è di fondamentale importanza che nella fase di preparazione delle gare, da realizzare con il bambino, si prevedano momenti prettamente ludici e momenti in cui si recuperano e memorizzano i concetti e gli argomenti che rappresentano il tema dei giochi.



Parola d’ordine creatività!

Questi sono solo alcuni esempi di svolgimento dei compiti estivi ma, indipendentemente dagli strumenti e dalle metodologie che si scelgono, ciò che è davvero importante è essere creativi. Sfruttare il momento delle vacanze per offrire ai bambini una visione dello studio e dei compiti diversa dal solito, più leggera e divertente, soprattutto più vicina ai loro ritmi e alla loro sensibilità.

Una delle chiavi per arrivare a questo obiettivo è “fare insieme”. Trattare i compiti non come un accessorio scomodo ed estraneo della vacanza, ma come opportunità per trascorrere del tempo insieme facendo qualcosa di molto importante (e talvolta divertente): imparare.